Atelier 2020

Il marchio di Guernica è la dimostrazione di questa società attuale frammentata e senza certezza. L'unica certezza rimasta è la casa, scudo delle arti e delle passioni.

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122x92 cm
Aprile 2020

L'opera nasce in Australia dove sono rimasto per 3 mesi (marzo-giugno 2020) a causa dell'impossibilità di viaggiare di questo particolare periodo. Ho iniziato a lavorare ad una prima bozza una volta arrivato a Darwin, durante il periodo di "auto-isolamento volontario" a casa di mio figlio, che vive qui da oltre 3 anni. Mentre aiutavo mio figlio a realizzare un tavolo da pranzo con piano in cemento grigio e struttura in ferro scatolare verniciato di giallo, mi è venuta l'idea di ambientare la mia opera proprio nella zona pranzo della casa, ovvero il mio temporaneo atelier. Pensai subito a Picasso e a Renato Guttuso, due dei miei più grandi artisti di riferimento.

Dal punto di vista compositivo, al centro, mi sono ispirato alla "Natura Morta con la scure" del 1947 di Guttuso: i fiaschi della quale mi hanno sempre ricordato la mia infanzia, le settimane di settembre, quando a Viareggio aiutavo uno zio a impagliare fiaschi e damigiane. Sul tavolo, inoltre, vi sono i limoni e i fichi d’India frutti della Puglia, mia terra natia, che mi avvicina alla Sicilia di Guttuso. Infine, al centro del tavolo è presente uno dei miei libri preferiti, "Federico II Imperatore" di Ernst Kantorowicz. La figura del libro rappresenta la cultura, che è alla base del sapere e della scienza; mentre la figura di Federico II, detto Puer Apuliae (figlio della Puglia, la mia regione), padre di Manfredi (fondatore di Manfredonia, la mia città) invece rappresenta il legame diretto tra la cultura e la mia terra. Sulle pareti sono presenti due opere, come fossero due quadri in possesso dell'artista. Sulla parte di destra un particolare di "Guernica", l'opera magna di Picasso: dove il Toro di allora richiama la Pandemia di oggi; il cavallo straziato, ferito, rappresenta l'uomo "annullato", colpito nell'orgoglio che non riesce ancora a scoprire il vaccino, l'antidoto al male del secolo, il Covid-19. Le donne sul lato ancora una volta esprimono la disperazione che regna nelle case colpite dal male. Al fiore che spunta da terra resta il compito di sperare ancora nella vita, nel futuro! Sulla parete di sinistra e' composta un'opera che si ispira all'arte Aborigena, un omaggio a questa cultura millenaria che ho scoperto negli ultimi anni grazie ai miei viaggi in Australia. La pianta che rigoglisce davanti al quadro e alla luce, insieme alla Natura Morta e a Guernica, stanno ad indicare il ritorno al rispetto della Terra e della Natura.

Quest'opera è la dimostrazione che i propri pensieri e le proprie passioni si possono mettere in valigia e cambiare latitudine ma non intensità. Ho portato la Puglia con me in tanti riferimenti presenti e l'Atelier mi fa pensare anche alla stanza di Van Gogh per colori e stile.

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